C. PLINII SECUNDI NATURALIS HISTORIAE. by PLINIUS C. Secundus - 1668-1669.: Cum Commentariis & adnotationibus Hermolai Barbari, Pintiani, Rhenani, Gelenii, Dalechampii, Scaligeri, Salmasii, Is. Vossii, & Variorum. Accedunt praeterea varia Lectiones ex MSS. compluribus ad oram Paginarum accurate indicatae.

Lugd. Batav./ Roterodami, apud Hackios, 1668-1669. In-16 gr. (mm. 195x110), 3 voll., p. pergam. coeva, tit. ms. al dorso, tagli rossi, pp. (16),80,56,838,(134) + 2 cc.bianche; 917,(85) + 2 cc.bianche; 853,(83) + 2 cc.b. In Appendice (da pag. 761 a 853): “Jo. Frederici Gronovi, in aliquot Libros C. Plinii Secundi Notae, ad Virum Illustrem Johannem Capelanum, Regi Christianissimo à Consiliis”. Nella numerazione delle pagine sono comprese le 3 bellissime antiporte inc. in rame da G. Wigendorp.Cfr. Brunet,IV,715: “Belle édition, et l’une des moins communes de la collection des anciens "Variorum"” - Graesse,V,341.“Vera e propria enciclopedia, in 37 libri, che Plinio pubblicò (77 d.C.) dedicandola all’imperatore Tito. Dopo la descrizione del cosmo tratta geografia, antropologia, zoologia, botanica, botanica medica e zoologia medica (importanti per la conoscenza della superstizione) e, dal 33° al 37°, la mineralogia, la lavorazione dei metalli e quindi la storia dell’arte, importantissima per le notizie di opere e autori a noi altrimenti ignoti. La sua opera, letta e studiata nei secoli successivi e nel Medioevo (che ne ha tramandati 200 manoscritti), consultata con venerazione nel Rinascimento, rimane oggi documento fondamentale delle conoscenze scientifiche dell’antichità”. Così Diz. Treccani,IX, p. 525.Con fiorit. o uniformi arross. interc. nel t.; macchia al marg. super. delle prime 30 cc. del 2° vol. ma discreto esemplare.